Fool ha incontrato Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter, proprietari dell’omonima galleria di via Cadolini a Milano, che attualmente ospita “Senza Tempo”, personale del ventinovenne lombardo Luca Gastaldo a cura di Alberto Mattia Martini.
Matthias ci racconta brevemente la storia della galleria?
La galleria è nata ufficialmente nel 2004. Io e mia moglie abbiamo background diversi: lei è italiana e disegnatrice di gioielli, mentre io sono tedesco e laureato in geologia. A un certo punto sentimmo il bisogno di un cambiamento e, con l’apertura della galleria, abbiamo trasformato il nostro hobby in una professione. Abbiamo dato vita a uno spazio di nicchia, scegliendo prima giovani italiani, spesso studenti dell’Accademia di Brera, e poi artisti tedeschi poco conosciuti, ma con buone probabilità di incontrare i favori dei collezionisti.
La location è nuova?
Sì, ci siamo trasferiti lo scorso dicembre. La precedente sede era molto piccola, meno di 30 mq in centro a Milano, mentre qui abbiamo molto più spazio. Questa location ci consente di condividere l’arte anche con eventi di alto livello, come, per esempio, incontri o aperitivi con gli artisti.
Scelta in controtendenza quella di ampliare gli spazi…
Sì, ma negli anni ci siamo guadagnati una certa credibilità che ci ha permesso di effettuare questo azzardo.
Quali mostre avete ospitato nella nuova sede?
Questo è il quinto allestimento. Abbiamo iniziato con la bipersonale di Kinki Texas e Daniele Pignatelli, seguita dalla mostra di Leo Ferdinando Demetz. Poi l’evento “Il passato rieditato”, organizzato in occasione del Salone del Mobile in collaborazione con La Zucchi Collection, che ha coinvolto 17 artisti e, infine, la personale di Nino Mustica.
Ci racconta qualcosa della mostra attuale?
Fino al 7 luglio presentiamo le opere di Luca Gastaldo, un giovane artista che ha già esposto al Parlamento Europeo nel 2010. Luca crea dipinti ispirati dalla natura e dai ricordi di paesaggi partendo dall’utilizzo del bitume, con sfumature che variano dal paglierino al nero a seconda di come sottrae il materiale, e figure e colori in aggiunta come il blu dei cieli e delle acque. La sua pittura è molto vicina alla sua vita e ai cambiamenti che ha attraversato. Nei dipinti di “Senza Tempo” le ambientazioni naturali sono dense di atmosfere e sembrano guardare dentro chi le osserva.
di Simona Scibilia