Violare gli schemi

materiali
13 marzo 2014

Attivi nel mondo del design e dell’innovazione, i fratelli Adriano calcano, fin dagli esordi, tutti i maggiori palcoscenici italiani e internazionali.

“Disegnare tutto quasi come una sfida, perché ogni cosa può essere sempre progettata in maniera diversa e migliore”.
Davide e Gabriele Adriano, piemontesi di nascita e architetti di formazione,hanno da sempre un approccio molto pragmatico e funzionale nei confronti della realtà: la loro attività è tesa a spiazzare le forme, soprattutto le più comuni per riscoprire nuove funzioni negli oggetti. La sfida è continuare a inventare sempre qualcosa di insolito e diverso, senza mai dimenticare il simbolismo che può celarsi dietro ogni forma. Violare gli schemi, rimischiare le carte, inventare nuovi giochi e nuove regole: è questa l’idea che seguono quando progettano oggetti che possano davvero diventare più funzionali di quelli esistenti, facili e al tempo stesso piacevoli da disegnare, ma soprattutto “a misura d’uomo”. Ogni progetto firmato Adriano Design (il marchio da loro creato) è una nuova occasione di ricerca: “amiamo guardare la vita da prospettive sempre nuove, specie se in settori che ancora non conosciamo e troviamo estremamente stimolante cambiare in continuazione soggetto”.
In altre parole ciò che davvero li differenzia sul mercato è il concetto di ricerca, sia quando questa riguarda nuove funzionalità, che nuovi materiali o addirittura una nuova collocazione sul mercato. Non si accontentano di belle forme, ma si spingono oltre ricercando sempre quel valore in più. Prima di cominciare un lavoro, studiano a fondo l’evoluzione storica dell’oggetto che devono elaborare e le sue applicazioni sul mercato, cercando di comprendere le reali esigenze e gli obiettivi che il progetto deve raggiungere. Ne è un esempio perfetto la ruota Rotola (progetto selezionato al XXI Compasso d’Oro) uno dei loro lavori più significativi: si tratta di un oggetto esplicito nella sua funzione, ma che, formalmente, ha perso le sue caratteristiche identificative. La parte centrale dove risiede il mozzo della ruota è stato trasformato e reso inesistente, creando l’effetto di un cerchio. Ma potremmo citarne molti altri di esempi, come a!letto: in questo caso siamo davanti a un letto la cui testieram è stata realizzata componendo enormi cuscini che, a loro volta, possono essere staccati e usati come sedute da terra. La funzione oggettiva e la purezza del disegno che rendono chiaramente comprensibile e fortemente
connotativo l’elemento della testiera, a cui generalmente non viene data molto importanza, sono gli elementi che hanno saputo aggiungere valore al prodotto comune “letto”.
Il loro segreto è semplice: come pochi designer delle nuove generazioni sanno fare, Davide e Gabriele amano il loro mestiere e lo praticano con passione e divertimento, riuscendo a mantenere in equilibrio tutti gli obiettivi del progetto. Sono consapevoli di non voler sconfinare nel tecnicismo e per questo strizzano un occhio all’ironia e alla semplicità. Che di questi tempi non è poco.

di Redazione

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