Quando due capolavori si incontrano, non può che nascere qualcosa di veramente prezioso. Prezioso come l’amicizia che tiene legati Giuseppe Pagano, proprietario dell’Azienda Agricola San Salvatore 1988 (cilentana, in provincia di Salerno), e Gillo Dorfles, celebratissimo pittore, critico d’arte e filosofo. È proprio un’amicizia così grande – e non un’operazione di marketing premeditata – che ha spinto il Maestro a realizzare dei disegni per celebrare il suo vino più amato, l’Aglianico prodotto da Pagano. Il quale a sua volta ha ricambiato realizzando con i disegni di Dorfles delle etichette per le sue bottiglie. E rendendo al pittore un omaggio speciale…
“Per me è un onore poter dire di essere amico di Dorfles”, ci racconta Giuseppe Pagano. “E’ una vita che il Maestro viene a Paestum per trascorrere l’estate. Veniva qua per disegnare sulla ceramica, perché proprio a Paestum, all’epoca degli antichi greci, è nata questa tecnica. Gillo ama questa terra cilentana, ogni estate è qui. Nell’estate del 2003 (o forse era il 2004) fu mio ospite presso il Savoy Beach Hotel (di proprietà dello stesso Pagano, aperto nel 2001, ndr). Da lì nacque un’amicizia sincera e profonda”.
Finché un giorno, nell’estate 2010, Gillo assaggia il primo Aglianico dell’azienda, “fatto così come lo facevano i greci tremila anni fa”, e rimane impressionato dalla qualità del vino. “Venni a sapere che la sua era una famiglia di agricoltori che produceva vino a Istria”, racconta Pagano: “possedevano 51 poderi per un totale di 15 ettari. Un’enormità, per quell’epoca. Poi dopo la guerra Istria è passata dall’altra parte, e la sua famiglia è dovuta scappare a Trieste. Gillo mi parlò di un’idea che gli era venuta: realizzare un disegno in onore di quel vino che tanto aveva apprezzato”. Una cosa nata per caso, quasi per gioco: “Ricordo che presi alcuni cartoncini e li portai al Maestro perché ci disegnasse sopra. Volevo dargliene uno solo, poi gliene ho lasciati più d’uno pensando che magari avrebbe prima avuto bisogno di fare degli schizzi. Invece Dorfles mi portò tre disegni diversi, tutti e tre bellissimi”, ricorda Pagano con soddisfazione.
Da lì l’idea di realizzare delle etichette per le bottiglie dell’azienda: nell’ottobre 2012 sono stati presentati a Milano presso la Camera di Commercio 12 disegni inediti realizzati dal Maestro in onore dell’Aglianico. “A quel punto”, racconta Pagano, “ho voluto rendere omaggio all’artista dando il suo nome all’Aglianico prodotto nel 2011. Così, se le denominazioni che usiamo richiamano sempre il luogo di provenienza delle viti, per il Maestro abbiamo fatto un eccezione, chiamando il vino Omaggio a Gillo Dorfles”.
- Chiara Martinoli
