BRASILE, OMBELICO DEL MONDO

estero | mercato dell’arte
19 marzo 2014

Nei prossimi anni il paese sudamericano sarà il vero protagonista della scena globale. La sua economia sta crescendo. Così come il comparto dell’arte, che però riserva ancora interessanti sorprese per chi decide di investire sugli emergenti.

Da qualche anno il mondo sta guardando verso Oriente per capire dove va l’economia globale e il proprio destino. Eppure da qualche mese il suo centro di gravità sembra intenzionato a spostarsi di continente, sbarcando in America Latina. Il protagonista di questo mutamento è il Brasile, che sta crescendo in modo esponenziale sia dal punto di vista economico  che politico. Indubbiamente ad aiutare il paese in questo nuovo importante ruolo sono arrivate le assegnazioni prima dei Mondiali di calcio e poi quella più recente delle Olimpiadi a Rio di Janiero: un giro d’affari degli eventi che si stima sarà superiore ai 5 miliardi di dollari, con una previsione di creazione di nuova ricchezza dovuta agli avvenimenti pari a oltre 300 miliardi di dollari. E in tutto questo l’arte contemporanea brasiliana non è rimasta alla finestra, anzi, sta continuando a proporre artisti e opere molto interessanti, soprattutto dal punto di vista degli investimenti.

DA DOVE ARRIVANO LE OPERE E GLI ARTISTI - Per capire meglio il comparto artistico attuale è necessario, però, un piccolo passo indietro. All’inizio degli anni Ottanta l’arte brasiliana riuscì ad uscire dai propri confini e approdare in molte gallerie newyorkesi, grazie alla lungimiranza di alcuni galleristi statunitensi che intuirono per primi le potenzialità degli artisti carioca. I risultati di questo lavoro di “comunicazione”, con la realizzazione di un numero sempre maggiore di esposizioni, personali e retrospettive in giro per il globo, hanno portato il mercato delle opere contemporanee brasiliane, soprattutto nel corso dell’ultimo decennio, a ottenere sia un grande ritorno di visibilità, sia una rivalutazione critica. E ancora oggi, nonostante Rio de Janeiro e São Paulo continuino a essere il centro di raccolta del commercio dell’arte contemporanea locale, a livello mondiale sono soprattutto i galleristi di New York a dettare il passo e proporre per primi le tendenze artistiche sudamericane. Si tratta di fatti e non teorie, se solo ci si sofferma a guardare l’andamento delle maggiori aste mondiali di arte latino-americane, e nello specifico gli artisti brasiliani battuti. Se il mercato latino ha registrato un diminuzione di oltre il 40% delle assegnazioni rispetto alle opere scambiate nel 2008, il gruppo degli artisti brasiliani ha invece fatto segnare la percentuale di crescita maggiore negli ultimi tre anni. Il turnover del paese è passato da quota 1,4 milioni di euro del 2007 ai 2,3 milioni di euro dello scorso anno, con un incremento pari al 67%. Fra gli artisti che hanno maggiormente segnato i risultati delle aste 2009, Vik Muniz spicca con le migliori performance: i suoi lotti sono stati assegnati a prezzi doppi rispetto alle stime iniziali, con un prezzo medio di 45.000 euro. Da non dimenticare anche i buoni risultati raggiunti da altri due artisti, Ernesto Neto e Beatriz Milhazes, anche se, stando agli addetti ai lavori, le maggiori case d’aste dovrebbero cercare di presentare un numero ancora maggiore di opere brasiliane, per far crescere in modo omogeneo tutto il comparto.

ALLA SCOPERTA DELLE TENDENZE -  I numeri appena citati dimostrano chiaramente che, oltre agli eventi sportivi e al mondo immobiliare, il comparto dell’arte contemporanea sta davvero dando un contributo importante alla crescita del sistema paese. Non solo: negli ultimi anni gli artisti brasiliani, forti dei successi ottenuti, hanno iniziato il loro sbarco anche in Europa, soprattutto in Francia e Inghilterra, facendosi conoscere attraverso le maggiori fiere del settore e iniziando a portare nel mondo un’altra faccia del Brasile che ha sorpreso galleristi, collezionisti e poli museali. Recentemente la stessa Tate Gallery di Londra e il Centre Pompidou di Parigi hanno acquisito e ospitato numerose opere brasiliane spingendo il numero degli artisti carioca presenti in musei e biennali europea di oltre il 50%. Anche in Italia, però, si stanno facendo i primi passi, con l’allestimento della mostra AFTER UTOPIA, che ospita solo opere brasiliane. Secondo alcuni esperti del settore, le giovani generazioni di artisti sudamericani sono stati riscoperti solo recentemente a livello internazionale proprio per la rapida crescita economica del paese, ma al momento il mercato dell’arte brasiliana è ancora sottostimato e ha ampie possibilità di crescita.

INVESTIRE PARTENDO DAI DISEGNI - Ma come iniziare a conoscere meglio e provare a investire sulle opere di artisti contemporanei brasiliani? Le occasioni più interessanti si trovano sicuramente oltre confine, al di là dell’oceano, nelle gallerie di New York specializzate in arte latino-americana. Ma anche “direttamente in loco” se si sa scegliere: sia São Paulo che Rio De Janiero possiedono un circuito di gallerie che è molto cresciuto negli ultimi anni. Fra quelle più interessanti si segnalano A Gentil carioca, gestita da Laura Lima e Marcio Broter entrambi artisti e Casa Triangulo a Rio e Galleria Vermelho a São Paulo. Per gli abitanti della Vecchia Europa invece le occasioni migliori per avvicinarsi a questi artisti sono soprattutto le grandi fiere come quelle di Basel, Frieze e Fiac, nelle quali i galleristi brasiliani fanno sfoggio dei migliori e più interessanti lavori dei loro artisti. Un aspetto da non sottovalutare è anche il range di prezzo, che secondo le stime di esperti del comparto, per alcuni tipi di opere, sono realmente alla portata di molti: i disegni degli artisti carioca “under 30” più affermati, valgono mediamente intorno ai 1.000 euro, mentre lo stesso genere di lavori degli artisti più noti sono stimanti fra i 4.000 e i 5.500 euro. A questo punto manca solo qualche nome: fra i più giovani, gli esperti mettono in evidenza Henrique Oliveira e Ana Holck; mentre fra quelli più affermati in Brasile, ma poco conosciuti fuori dai confini, spiccano Carlos Vergara, Antonio Manuel e Ana Maria Maiolino.

 di Viviana Neri

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