LUNCH IN RIUNIONE? PERCHÈ NO

estero | luoghi del gusto
13 settembre 2013

Dopo aver osservato quanto accade in Francia da anni, Businesslunch.it ha lanciato la sfida in Italia. Cominciando da Milano.

 Esistono situazioni in cui si lavora no-stop, senza possibilità di concedersi un break per uno spuntino. Non sono soltanto le riunioni ad alto livello, ma anche i corsi di formazione, gli eventi mediatici in diretta, le trasmissioni televisive o radiofoniche, l’attività di certi studi professionali, concorre tutto ad escludere l’eventualità di una pausa-pranzo. In Italia si ordinano panini dal bar più vicino o, nel migliore dei casi, una pizza, mentre in tutta Europa, da tempo, esistono aziende specializzate nel fornire pasti a chi non vuole o non può lasciare la sede aziendale. La stessa Francia, che è il paese più simile all’Italia nell’attribuire al buon cibo un ruolo decisivo, vanta da 15 anni un paio di grandi aziende con un fatturato attorno ai 40 milioni di euro l’anno, presenti sull’intero territorio nazionale, in grado di fornire pasti business che si possono comodamente ordinare da un ricco menu su sito Internet.

Ma perché nel nostro paese, che vanta un infinito numero di catering e ristorazione a domicilio non si è diffuso questo tipo di servizio? A provare a rispondere all’interrogativo è Enrico Mandruzzato amministratore delegato di Businesslunch, società di ristorazione per aziende fondata a Milano nel 2007: “Il limite del catering tradizionale e la linea di demarcazione con il tipo di servizio cui pensa la nostra azienda è il numero minimo. Sotto certi numeri i costi fissi delle società di catering diventerebbero troppo pesanti. Le aziende francesi consolidate in questo campo e anche noi in Italia, invece, siamo strutturati per una risposta di qualità a costi contenuti anche per piccoli numeri. Noi operiamo da un minimo di due persone a un massimo di 40, ma la media di servizio è sui 15 pasti per ordine”.

Le problematiche di un pasto che viene consegnato in azienda, in orario di lavoro, sono effettivamente singolari: ci sono esigenze di immagine, che coinvolgono la confezione di consegna e il materiale di servizio (vassoi, vaschette…), oltre a necessità di ordine pratico (alimenti poco “sporchevoli”, non unti, senza sughi, farina o zucchero a velo all’esterno) e dietetico (piatti leggeri, di alta digeribilità e buon potere nutritivo). Il packaging inoltre riveste un ruolo decisivo nella percezione della clientela, che deve sempre avere l’impressione di una ristorazione a misura delle proprie esigenze e non di un ripiego di fortuna.

“Si tratta di offrire un’alternativa di qualità e con maggiore scelta rispetto al pubblico esercizio, con cibo leggero e digeribile, molto ben presentato – spiega ancora Mandruzzato. – Per l’Italia è un mercato nuovo e l’affermazione richiederà tempo. Ovviamente alla base del successo di questo tipo di servizio c’è l’affidabilità che si conquista spiegando il prodotto e poi facendolo provare direttamente. Per chi ordina a distanza tutto deve essere come lo ha previsto. Senza dimenticare il tempo di reazione, ovvero la risposta all’ordine che deve essere molto veloce. Per il servizio Businesslunch prevediamo un tempo minimo di 12 ore, mentre per il nostro servizio più easy denominato  Lunch Box il tempo minimo è 1 ora.”

Le società francesi più consolidate come Au Panier des Halles o Class Croute operano ormai su territorio nazionale, avvalendosi non solo di centri di preparazione, ma anche di vere e proprie brasserie collocate nelle diverse regioni, mentre per la giovane società milanese il campo operativo è, per ora, limitato alla Grande Milano, ovvero un cerchio con diametro di 50 km. Il mercato dei pasti per aziende da ordinare via Internet è ancora aperto e apparentemente senza competitors, ma qualcosa si sta muovendo tra le aziende già operanti nel settore del catering. Lo storico marchio Tramezzino.it, per esempio, ha ampliato l’offerta inserendo in menu, accanto ai classici tramezzini, le voci Risi & grani, Insalate, Frutta e dolci, lasciando intuire un potenziale sviluppo. Allo stesso modo La cucina di Berenice, specialista in pasti a domicilio ha scelto di dedicare un intero capitolo del proprio sito al catering per aziende indicando espressamente l’opzione Light Lunch. Piccoli segni di un mercato che, una volta entrato nelle logiche quotidiane delle aziende, potrebbe diventare un business molto appetibile per molti operatori italiani del catering, considerato che esperienza e qualità in materia di cibo non mancano in Italia. Lo scontro definitivo si giocherà sul servizio, sulla facilità di ordinazione e di pagamento, sulla tempestività di consegna e sull’efficacia del personale che la effettua, la cui cortesia potrebbe essere il tocco finale in grado di fare la differenza.

di Redazione

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