Le caratteristiche che rendono bella una foto? Le qualità di un buon fotografo? Ecco il seguito dell’intervista che abbiamo fatto al fotografo Roberto Rosso durante l’inaugurazione della mostra ‘Il Movimento e l’Apparenza’, al Macs di Milano.
(clicca qui per andare alla prima parte dell’intervista)
Quali soggetti predilige fotografare?
Volutamente scelgo spesso soggetti che non hanno nessun significato. Come un pezzo di legno, privo di senso e privo di estetica. Perché quello che c’è da capire è il contenuto e non ciò che appare. Preferisco fotografare gli oggetti rispetto alle persone. Ma è una questione caratteriale. Non sono un fotografo che va in giro con la macchina fotografica. Anche perché per realizzare questo genere di foto non si può usare una macchina di piccolo formato. Io uso il banco ottico.
Cosa rende bella una foto?
Una bella foto non è la foto di una cosa bella. La foto deve descrivere la realtà e non abbellirla.
Il fotografo è un creativo?
La fotografia non è un atto creativo, è un atto mentale: per riprodurre la realtà così com’è non ci vuole creatività, ci vuole consapevolezza. La creatività è dell’artista che crea una cosa nuova. Il fotografo deve essere capace di parlare attraverso una cosa che c’è già. Purtroppo, oggi, la tendenza della fotografia contemporanea è di aggiungere creatività alle immagini: è un linguaggio diverso, nuovo, che mi piace, ma che non è un atto fotografico.
Se le dico ‘Instagram’?
Qualche anno fa andavano di moda delle scarpe molto care, con l’effetto ‘usato’. Instagram è la stessa cosa. Applica a ciò che è nuovo qualcosa di vecchio, qualcosa che prima era contestato e considerato superato. Non ha senso.
Ci vuole ‘occhio’ o ‘tecnica’ per essere un buon fotografo?
La tecnologia serve solo dopo. Prima devo sapere cosa voglio fotografare. Saper dire qualcosa attraverso una foto è un’abilità e dipende dalla capacità interiore di vedere la vita.
di Simona Carletti
Le opere di Roberto Rosso sono in esposizione al Macs (via Tortona, 9), nella mostra “Il movimento e l’apparenza” fino al 31 gennaio. Inoltre martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio, a partire dalle ore 18, l’artista terrà tre workshop, aperti al pubblico, sul suo lavoro di fotografo del movimento. Per iscriversi: eventimacs@gmail.com