TUTTO SI GENERA, TUTTO SI RICREA

DIRE.FARE.CREARE
12 aprile 2013


Altra incursione nel complesso e intrigante rapporto tra design e food.
Se la scorsa volta avevamo gettato uno sguardo sul cibo quale fonte di ispirazione per i designer (ossessione-inevitabile-o-moda-effimera), oggi non possiamo che constare che il legame si è fatto sempre più stretto. Tanto da meritarsi un spazio tutto suo durante la settimana del design milanese: il Padiglione Italia in via Oslavia, zona Ventura/Lambrate, ospita infatti 17 creativi, chiamati a confrontarsi su oggetti/progetti ispirati e creati dal cibo.


Ogni creazione merita una riflessione. Io ne ho scelte tre molto diverse: Foodscape di Whomade e Michela Milani, Semen di CarusoD’AngeliStudio e a-perdere di 4P1b Design Studio. Foodscape è un guscio creato con scarti alimentari: gusci di arachidi o buccia di carote mescolati all’amido di patata. Si tratta di un contenitore per alimenti secchi, che una volta utilizzato può essere sciolto in acqua e usato come concime. Da scarto a contenitore alimentare a nutritivo del terreno. Semen è invece un profumatore d’ambiente fatto di gesso e oli essenziali, che racchiude al suo interno il seme della pianta da frutto di cui riproduce l’odore. Un piccolo cubo, che rimanda al profumo del frutto conservato al suo interno. Un concentrato di aromi naturali ispirato alla frutta.


a-perdere è invece il risultato di un’operazione per sottrazione. É l’oggetto che rimane quando una forma di cubetti di ghiaccio per uso domestico viene rapidamente immersa nella cera bollente e poi fatta raffreddare nell’acqua. L’esterno in cera si indurisce e l’acqua si scioglie lasciando qualcosa di nuovo: ciò che rimane dell’agglomerato di cubetti quando il ghiaccio non c’è più. Strano, cervellotico, ma efficace nello spiegare il concetto di creazione per sottrazione.

 

Simona Scibilia

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